sabato, febbraio 18, 2006

Il pane integrale fatto in casa N°3 (Kamut)


Il Kamut è un cereale, già utilizzato ai tempi dell'Antico Egitto, riscoperto in età moderna alla fine degli anni '70. Le sue proprietà nutrizionali sono notevoli, è indicato per gli allergici al grano e viene prodotto esclusivamente con metodi biologici. Di questi tempi trovare un cereale ancora non OGM non è da poco...
Il nome Kamut è un marchio registrato, per cui può capitare di sentirlo chiamare anche "antico cereale" oppure "grano dei faraoni".
Con la farina integrale di Kamut si ottiene un pane particolarmente gustoso e fragrante, con un leggero aroma di noce. Utilizzo la mia solita ricetta-base:

400 g di farina integrale di Kamut
200 g di farina Manitoba
320 ml di acqua tiepida
25 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio e.v.

si può impastare a mano, con un qualunque robot da cucina o con la macchina del pane. Per la cottura nella forma da plum cake sono necessari 45 minuti a 180°C.



_Cucina_

giovedì, febbraio 16, 2006

La gatta (ninna nanna)

Stasera ho visto a teatro uno spettacolo che mi ha toccato in modo particolare: "Il fantasma blu" di e con Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey.
Inizia con i protagonisti che cantano le proprie ninna nanne, e mi è venuto spontaneo pensare a quella che ricordo come mia, forse il mio più antico ricordo, e che per mesi ho cantato a mia volta. che coincidenza, è una canzone di Gino Paoli...

La gatta
(Gino Paoli )

C'era una volta una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
e una vecchia soffitta vicino al mare
con una finestra a un passo dal cielo blu.
Se la chitarra suonavo
la gatta faceva le fusa ed una stellina
scendeva vicina vicina,
poi mi sorrideva e se ne tornava su.
Ora non abito più là;
tutto è cambiato, non abito più là.
Ho una casa bellissima,
bellissima come vuoi tu.
Ma io ripenso a una gatta
che aveva una macchia nera sul muso,
a una vecchia soffitta vicino al mare
con una stellina che ora non vedo più.

Ora non abito più là;
tutto è cambiato, non abito più là.
Ho una casa bellissima,
bellissima come vuoi tu.

C'era una volta una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
e una vecchia soffitta vicino al mare
con una finestra a un passo dal cielo blu.
Se la chitarra suonavo
la gatta faceva le fusa ed una stellina
scendeva vicina vicina,
poi mi sorrideva e se ne tornava su.



_Varie_

mercoledì, febbraio 15, 2006

Il pane integrale fatto in casa N°2 (orzo, farro e avena)


Un'altra ricetta per il pane integrale, che impiega cereali con basso indice glicemico e ricchissimi di fibre, vitamine e sali minerali.
Le farine di questo impasto sono piuttosto pesanti, ed il tritello aggrava la cosa: con questa ricetta preparo una ciabatta bassa, che taglio a fette e spalmo di miele per la colazione.

200 g di farina 00,
100 g di tritello di grano saraceno
100 g di farina integrale di orzo
100 g di farina integrale di avena
100 g di farina integrale di farro
25 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaio di miele
2 cucchiai di olio e.v.
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di semi di lino
1/2 vasetto di yogurt bianco

impastare per almeno 10 minuti gli ingredienti, lasciar lievitare per 2 ore, formare la pagnotta, lasciar lievitare di nuovo per 2 ore.


_Cucina_

domenica, febbraio 12, 2006

Da Moncalieri (S. Bartolomeo) al Colle della Maddalena



La passeggiata di oggi ci ha portato da Moncalieri (Chiesa di S.Bartolomeo, borgo Testona) al Colle della Maddalena.
Sulla sua cima svetta il Faro della Vittoria, la cui luce è visibile dopo il tramonto da tutta Torino. Sul Colle della Maddalena si trova il Parco della Rimembranza, nel quale sono stati piantati 5000 alberi in ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale.

A 30 minuti di auto da Torino, abbiamo parcheggiato accanto alla piccola chiesa di S. Bartolomeo (circa 250 m s.l.m.) e ci siamo incamminati lungo il sentiero N°1 (tratto iniziale asfaltato) fino alla cappella della Maddalena (704 m s.l.m.). Nella discesa siamo ritornati sui nostri passi, seguendo la variante 1A, fino a Prà Palet, ed abbiamo allungato un pochino il tragitto percorrendo il sentiero N°2 fino alla Cappella del Rocciamelone, e poi il 2A e il N°1 fino al punto di partenza (vedere mappa). In totale abbiamo camminato per 3 ore e mezzo, incontrando alcuni tratti di ripida salita, resa scivolosa dal fango e dalle foglie. La maggior parte del percorso di andata si è svolta in boschi di castagni e roveri.

Il sentiero che da S. Bartolomeo conduce alla Cappella della Maddalena è un tratto della GTC (Grande Traversata della Collina), il percorso escursionistico tracciato dalla sezione di Moncalieri del CAI, che collega Moncalieri a Chivasso: ben 65 km da percorrere a piedi o in moutain bike.


_Cammino_

sabato, febbraio 11, 2006

Il pane integrale fatto in casa N°1 (segale+grano duro)



da circa un anno e mezzo ho inziato a fare il pane in casa, grazie ai consigli delle amiche panificatrici di cooker.net.
le mie prime pagnotte, impastate e cotte con la macchina del pane, erano terribili (sul genere di quella che ammazza l'anatra in "About a boy"). ne ricordo in particolare una con farina di mais, durissima.
il pane integrale non è facilissimo da fare in casa; leggi e rileggi, prova e riprova, sono approdata a questi (personali) punti fermi: utilizzo 25 g di lievito di birra fresco per 600 g di farina (per il pane bianco e la pizza dimezzo la dose di lievito), acidifico l'impasto con 1/2 vasetto di yogurt bianco (molte ricette consigliano di acidificare con succo di limone, ma con questo sistema non ho mai ottenuto buone pagnotte), mescolo farina integrale e manitoba, ho tanta pazienza per la lievitazione.

ecco la ricetta (è possibile impastare a mano, con la macchina del pane, con qualunque tipo di impastatrice/robot da cucina):

200 g di farina di segale
200 g di farina integrale di grano duro
200 g di farina manitoba
300 ml di acqua tiepida
1/2 vasetto di yogurt bianco
2 cucchiai di olio
1 cucchiaino di sale fino
1 cucchiaio di miele
25 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di semini ed aromi a piacere

verso nella ciotola del robot da cucina 200 ml di acqua tiepida, il sale e l'olio e poi le farine ed i semini. sciolgo il lievito di birra nei rimanenti 100 ml di acqua tiepida, aggiungo lo yogurt ed il miele, mescolo bene e verso sulla farina. in genere faccio la palla con il robot e poi la impasto a mano per 5 minuti. lascio lievitare in un posto tiepido per un paio d'ore, reimpasto brevemente, formo due filoni (oppure uno solo, che metto in uno stampo da plumcake) e lascio lievitare per altre due ore. cottura: 45-50 minuti a 180°C.
ottengo un pane da affettare, con la crosta sottile e la mollica soffice, che dura per 5 giorni.
(foto: Nemo Neminis)


consiglio la lettura dello speciale di cooker sulle farine.


_Cucina_

venerdì, febbraio 10, 2006

Il Parco di Stupinigi




Attorno alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, un tempo residenza sabauda ed ora Museo dell'Arredamento, si estende un'area protetta di oltre 1100 ettari. Il territorio, di proprietà dell'Ordine Mauriziano, è in parte coltivato, in parte occupato da boschi.
Il 27 gennaio 2006 c'è stata una grossa nevicata in tutto il nord Italia. Il giorno successivo, un sabato, sono andata con alcuni amici a fare una passeggiata con le racchette nel Parco di Stupinigi: bellissimo, non sembrava affatto di essere alla periferia di Torino.
(foto: Nemo Neminis)





_Cammino_